Negli ultimi anni si sono moltiplicati gli interventi a vario titolo, nella stampa cartacea, nelle pagine web, nei social network, che lamentano gli errori grammaticali commessi dagli italiani nello scrivere. Si tratta di interventi spesso privi di fondamenti, basati sulle convinzioni personali di chi li scrive, che a volte è solamente una persona della strada,… continua a leggere
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Dialetto, lingua, bilinguismo, autonomia… e altro
In questi giorni (il 6 dicembre 2016) il consiglio regionale veneto ha approvato un disegno di legge che definisce il popolo veneto come una «minoranza nazionale». Prontissimo sgorga sui media il neologismo: Venexit (naturalmente, sulla base di Brexit). Il disegno prevede, tra l’altro, misure a favore della tutela e della promozione del dialetto veneto, come… continua a leggere
L’educazione linguistica
Mi capita spesso, negli incontri seminariali con gli insegnanti di italiano della scuola secondaria, di ascoltare lamentele e critiche sull’attuale sistema scolastico e sul peggioramento del livello degli studenti. Molti colleghi delle scuole lamentano la mancanza di strumenti didattici adeguati e un coinvolgimento più attivo da parte dell’università. Molti di loro, insomma, si sentono abbandonati… continua a leggere
Perché moltissimi usano “piuttosto che” come sinonimo di “oppure”?
Piuttosto che nell’italiano standard (cioè quello codificato dalle grammatiche e dai dizionari) ha un valore comparativo: preferisco uscire piuttosto che rimanere a casa. Tuttavia, soprattutto nell’italiano centrosettentrionale, è sempre più comune un nuovo significato, quello di coordinazione: possiamo andare al cinema piuttosto che al ristorante, cioè ‘al cinema oppure al ristorante, indifferentemente’. Evidentemente, il valore… continua a leggere